Antologia illustrata di sette racconti tradotti dal napoletano
Molti anni prima di Charles Perrault e dei fratelli Grimm, un letterato napoletano pose le basi per la nascita del genere favolistico. Lo Cunto de li Cunti di Giovan Battista Basile è il miglior esempio di questa commistione tra fantastico e reale, ma anche la fusione tra la materia di corte e l’elemento di stampo popolare. L’autore fa suo il concetto decameroniano di “cornice”, inserendo inoltre la componente dialettale napoletana.
Lo Cunto de li Cunti è allo stesso tempo una delle opere più importanti del Barocco italiano e il libro più sottovalutato e oscurato della letteratura del nostro paese.
GIOVAN BATTISTA BASILE (1575 circa – 1632) è uno dei maggiori esponenti della letteratura barocca italiana del Seicento. Oltre Lo Cunto de li Cunti – uscito postumo – ha scritto una serie di egloghe dal titolo Le Muse napolitane.
DANIELE MELARANCIO, illustratore catanese, ha collaborato con Smemoranda, IllustratoreItaliano, ed è stato tra i protagonisti del Ratatà Festival e del Lucca Comics e Games 2017, per il concorso Lucca Junior. Lo Cunto de li Cunti è il suo primo libro illustrato.
SIMONA STRAZZULLA, giovane studiosa catanese da sempre appassionata di linguistica e dialettologia, ha conseguito con il massimo dei voti la laurea in Filologia moderna presso l’Università di Catania con una tesi sull’uso del dialetto in Basile.
Lo Cunto de li Cunti è la sua prima pubblicazione.